Seguendo il testo scritto nel 1946 lo spettacolo di questo gruppo di attori tarantino rispetta l’opera originale, puntando su una dinamicità maggiore per via dei tempi moderni del teatro e sullo scontro tra le due forti personalità, quella di Filumena, interpretata da Bettina Calcagno, donna dalla napoletanità intensa e Domenico detto Mimì, rappresentato da Francesco D’Andria, un borghese aristocratico che pretendeva di disporre della vita di chiunque fosse al suo servizio.
“Rispettare fedelmente l’opera di Eduardo – ha spiegato Ascanio Cimmino – è una delle nostre cifre stilistiche che non mutano. Va preso così com’è, la sua è una scrittura universale che può essere riletta rivista, si possono accelerare i tempi perché quello di 50 anni fa era un teatro diverso, ma il testo non va modificato. Poi è chiaro, ci sono scelte registiche che cercano di dare qualche impulso in più. Il mio lavoro utilizza stratagemmi per incuriosire lo spettatore e impreziosire il nostro spettacolo”.
Lo spettacolo, che avrà inizio alle 21.00, si divide in tre atti, con due pause molto ristrette necessarie per i cambi di abito che il testo impone. In circa un’ora e mezza sul palco si alterneranno una decina di attori che mettono in scena la trama arcinota di questo spettacolo, rappresentato in qualunque parte del mondo. Filumena è una ex prostituta che si finge agonizzante per costringere il suo convivente Domenico Soriano a sposarla, nonostante questi rivolga le proprie attenzioni a un’altra donna. Scoperto l’inganno, Mimì è risoluto ad annullare le nozze, finché Filumena gli rivela di essere madre di tre figli cresciuti di nascosto, di uno dei quali proprio Domenico è il padre. Alle sue ripetute richieste per sapere quale sia dei tre, Filumena, impassibile, resiste, sentenziando che “i figli sono figli, e sono tutti uguali”.
“In scena ci sarà una grande intensità. Anche grazie alle musiche che ho scelto, farò subito comprendere allo spettatore che ci si accinge a rappresentare una sorta di ring, pronti per uno scontro. A partecipare allo scontro ci sarà un personaggio universale quale Filumena, che rappresenta la maternità, il concetto di famiglia e simboleggia la dura fatica che si fa per crescere dei figli. Ed è bello vedere quello che emergerà da questo confronto, un rapporto di amore e di rispetto, un legame intenso e molto intimo”.
Teatro Forma – Via Fanelli 206/1 – Bari
Infotel: 3452682772
Apertura: 21:00
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