Trevisi (M5S) sul contrasto al Co.Di.Ro.

70

“La Regione mantenga le promesse e non abbandoni gli agricoltori salentini”

Antonio TrevisiLECCE – “Il Presidente Emiliano non continui con il suo immobilismo e dia seguito alle sue promesse in cui dichiarava la volontà di mettere a disposizione somme importanti da decine di milioni per salvare la nostra olivicoltura” e quanto chiede il consigliere del M5S Antonio Trevisi che prosegue: “I contadini molti dei quali ormai rassegnati vanno incentivati e hanno bisogno di sostegni economici urgenti che dovranno essere finalizzati soprattutto ad affrontare tutte le azioni necessarie per contrastare il disseccamento rapido dell’Olivo (Co.Di.Ro.).” Il consigliere componente della V Commissione spiega che, proprio il non aver finalizzato i finanziamenti come avvenuto in passato, dando finanziamenti sul numero di alberi e consentendo un uso sconsiderato di glifosato, non ha consentito una valorizzazione del patrimonio olivicolo salentino.

Ecco perché – prosegue Trevisi – la Regione Puglia dovrebbe riservare un’attenzione particolare nel sostenere le aziende colpite e i piccoli agricoltori, solo nel caso vengano applicate buone pratiche agricole, perché si deve, soprattutto, garantire una visione del futuro con una programmazione che parta dal basso e con il pieno coinvolgimento di tutte le parti in causa. La nostra agricoltura va sostenuta ad ogni costo, sperimentando ogni soluzione partendo dai terreni abbandonati, o da dove gli ulivi sono maggiormente esposti all’attacco di patogeni, diventando così mezzo di ulteriore propagazione ed è necessario anche lì continuare a sperimentare, che siano innesti, biostimolatori, nuovi impianti che lavorano sul germoplasma locale o ulteriori sperimentazioni oggi in atto.

Vi è necessità di incrementare la ricerca aprendola a qualunque centro di studi che sia disposto ad eseguire opportune valutazioni. In tal senso sarebbe opportuno accreditare ulteriori centri analisi per accelerare gli studi coinvolgendo tutte le università pugliesi affinché da una loro stretta collaborazione, possa nascere un vero e proprio laboratorio a cielo aperto dove sperimentare tutte le soluzioni per salvare l’olivicoltura pugliese e il nostro territorio. Questa deve essere l’unica stella polare che deve guidare tutti gli attori coinvolti in questa vicenda. Un futuro olivicolo del Salento – conclude Trevisi – ci potrà essere solo se si avrà un quadro completo della situazione, a partire dai monitoraggi, dallo stato dei terreni e dei pozzi da cui si attingono le acque d’irrigazione e se verranno interpellate tutte le figure tecniche e non, quali paesaggisti, biologi e gli stessi contadini per comprenderne le reali necessità. La nostra agricoltura ed il nostro paesaggio, attrazione principale del turismo, vanno sostenute ad ogni costo chiudere gli occhi o restare a guardare senza agire urgentemente causerà danni irreparabili che si potrebbero oggi ancora evitare.”