Questo spettacolo eredita l’esperienza “politically incorrect” dei Tàngheri, gruppo musicale (con Abbracciante e Penta) che sino ad alcuni anni fa ha cercato di scrollarsi di dosso gli stereotipi più stantii dell’universo tanguero, pur amandolo senza riserve: un vecchio amore, quindi, di tre interpreti che ritornano sul “luogo del delitto” e continuano a cercare il movente. Il titolo deriva dalla lingua dialettale tipica degli abitanti di Buenos Aires: “Carancanfunfa” è infatti un termine di quel gergo che gli abitanti utilizzano in opposizione allo spagnolo castigliano, oltre ad essere la “lingua” tipica del tango.
I tre musicisti proporranno un “caminito”, delicato ed energico al tempo stesso, sostenuto da venature jazz, che rinnoverà l’omaggio al codice rioplatense, mix di più continenti e particolare modo di pensare il mondo: una passione i cui natali sono rivendicati da più latitudini ma per la quale è facile identificare un luogo che li racchiude tutti: l’anima.
Rocco Capri Chiumarulo è attore e cantante con una particolare propensione al vagare attraverso i linguaggi espressivi più diversi, senza alcuna preclusione. Ha lavorato con artisti del calibro di Giorgio Albertazzi, Luis Sepùlveda, Arnoldo Foà e Michele Mirabella ed è tra i fondatori del progetto “Terrae”. Come voce recitante ha collaborato con i direttori d’orchestra Paolo Lepore, Elio Orciuolo, Rino Marrone e Nicola Scardicchio.
Vince Abbracciante è considerato uno dei migliori fisarmonicisti a livello internazionale. Conta esibizioni in ben cinque continenti e collaborazioni con musicisti come Javier Girotto, Richard Galliano e Gabriele Mirabassi. Nel 2021 il suo album “Terranima” ha vinto il prestigioso “Orpheus Award” come migliore produzione di fisarmonica jazz italiana nel biennio 2019-2021.
Davide “Dado” Penta ha iniziato a suonare il basso elettrico a 19 anni e dopo varie esperienze giovanili rock come autodidatta ha deciso di intraprendere studi musicali sistematici. Nel suo percorso artistico ha all’attivo molte collaborazioni e diverse incisioni.
“Tornare su un repertorio che abbiamo suonato e amato per tanti anni ha richiesto un lavoro importante – ha spiegato Abbracciante -. Ognuno di noi negli anni ha fatto nuove esperienze, riprendere quel discorso parlando ‘una lingua antica’ funzionava poco. Per questo ho arrangiato nuovamente le musiche per rendere lo spettacolo davvero attuale e per certi versi nuovo, in maniera tale da non proporre una copia sbiadita di ‘ciò che fu’ bensì un flusso emotivo rinato che appassiona.”
Palazzo Rubino – Piazza Cavour, 9 – Triggiano (Ba)
Infoline: 3711929045
Inizio spettacolo: 21:00
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