L’opera edita dalla casa editrice I Libri di Icaro segna l’esordio dell’autore Osvaldo Marangio. La storia è ambientata nel Salento dell’800, tra magia, tradizioni e intrecci narrativi
LECCE – Si chiama “Il Gobbo dell’Orto” l’opera che segna l’esordio letterario dell’autore Osvaldo Marangio e che sarà acquistabile in libreria e online a partire dal prossimo 5 ottobre. Il libro, edito dalla casa editrice leccese I Libri di Icaro, si configura come un romanzo sui generis: una storia fantastica, insolitamente ambientata nel Salento dell’800 tra arti magiche e tradizioni folkloriche, legate in intrecci narrativi dall’indubbio fascino letterario.
La trama orbita intorno a due personaggi, che fanno da polo gravitazionale e da detonatore di ogni vicenda: il Conte Cosimo Varriani, una sorta di novello Don Rodrigo, e una giovane e attraente contadina di nome Agnese, che lavora alle sue dipendenze e di cui egli si invaghisce perdutamente, sebbene ella sia sentimentalmente e formalmente legata al marito Oreste.
Il Conte è in parte espressione dello stereotipo del nobile arrogante e viziato, incapace di porre freno ai propri sfizi, ma più che mai motivato ad assecondarli oltre ogni ragione. Allo stesso tempo però, l’antagonista, alla stregua di tutti gli altri personaggi, viene caratterizzato dall’autore con particolare sensibilità artistica e abilità di lettura introspettiva. Il quadro che ne scaturisce è quello di un romanzo complesso, in cui ogni personaggio è descritto attraverso processi di indagine coerenti che rendono il ritmo della narrazione rapido e, a tratti, tumultuoso, ma allo stesso tempo riflessivo e passionale.
Lo scenario, in parte reinventato secondo l’estetica dell’autore, è quello del Salento del XIX secolo. L’ambientazione non è mero sfondo delle vicende, bensì parte integrante della storia. Il libro, infatti, è anche un atto d’amore e celebrazione nei confronti della terra natale dell’autore, il quale ne racconta e attualizza la memoria storica, mostrando tradizioni, consuetudini, tic e paradossi che, ieri, come oggi, contraddistinguono l’identità salentina.
Osvaldo Marangio (San Pietro Vernotico – 1949) ha dedicato la sua intera vita alla letteratura, sia come lettore che come scrittore. Nonostante una carriera che lo ha condotto a operare in ambito ospedaliero, Osvaldo ha scritto nel corso degli anni numerosissimi poesie e racconti, molti dei quali sono stati pubblicati su periodici o inclusi in raccolte. “Il Gobbo dell’Orto” segna l’esordio da romanziere dell’autore sanpietrano.
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