BITONTO (BA) – Si è conclusa il 4 gennaio, con l’estrazione finale della Lotteria, l’iniziativa “Una schiacciata solidale”, promossa dalla ASD Volley Bitonto a partire dallo scorso metà dicembre. Un progetto che ha saputo declinare il Natale in diverse forme, con l’intento di riuscire a donare sollievo alle famiglie meno fortunate in questo, seppur complesso, momento di festa. Sono stati organizzati, infatti, una raccolta di generi alimentari, beni di prima necessità, libri e giocattoli, una lotteria solidale e un momento dedicato ai più piccini, che ha visto installare in sede una cassetta delle lettere indirizzata a Babbo Natale.
L’iniziativa neroverde ha rappresentato un input importante, arrivando a coinvolgere membri della grande famiglia pallavolistica, realtà associative e non, come il Movimento Coscienza Sociale e Città Libera di Modugno, esempio di sinergia extraterritoriale. L’onda del progetto via via si è fatta strada, giungendo fino alle porte di Pescara, dove l’associazione “Il mercato solidale” ha spontaneamente voluto partecipare alla raccolta donando beni per il sostentamento di numerose famiglie bitontine. Così, una collettività si fa azione, nel difficile momento storico che stiamo vivendo, governato da incertezze, ansie, paure e distanza relazionale.
A chiosare l’iniziativa, il 4 gennaio scorso, a partire dalle 20:30, si è tenuta in diretta sui canali social dell’associazione pallavolistica neroverde l’estrazione finale della Lotteria Solidale, con in palio premi di diversa natura donati da sponsor e partner. L’intero ricavato della vendita dei biglietti, nel pomeriggio dello scorso 8 gennaio, è stato devoluto alla parrocchia Santa Caterina di Bitonto, per sostenere le famiglie in difficoltà. Così il vicario episcopale Don Giovanni Giusto ha commentato il progetto, in una missiva indirizzata agli organizzatori: «Il tempo dell’emergenza pandemica risulta particolarmente difficile per diversi individui e famiglie del territorio. Il nostro centro d’ascolto cerca di farsi vicino alle molteplici esigenze che affiorano a più livelli: umano, spirituale e materiale».
Così, da un battito d’ali di una farfalla, si è generata una macchina virtuosa che ha visto farsi sostenitori e promotori del progetto numerose realtà associative e non, scese al fianco della società pallavolistica per unire le proprie voci in una sola: l’associazionismo si dimostra essere un punto di riferimento, in sinergia con la collettività, per le comunità locali.
Le buone azioni alimentano altre buone azioni, in un caleidoscopio eterogeneo di supporto e solidarietà. In tal modo si configura il senso ultimo del “fare rete”: oltre il campo da gioco, al servizio di chi è in difficoltà, con la speranza che ogni legame intessuto possa consolidarsi nel tempo, in uno scambio arricchente di umanità.