“Uno nessuno e centomila” di Luigi Pirandello a Bari

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Il 12 e 13 febbraio  in matinée per le scuole e in replica serale, sul palco del teatro Piccinni, lo spettacolo con Primo Reggiani, Francesca Valtorta, Jane Alexander, Fabrizio Bordignon, Enrico Ottaviano

 

BARI – Nell’ambito della stagione teatrale e di danza “Altri Mondi” 2024/25 del Comune di Bari – Puglia Culture, mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio, alle ore 10.00 in matinée per le scuole e alle ore 19.30 in replica serale, sul palco del teatro Piccinni arriva “Uno nessuno e centomila” di Luigi Pirandello, con Primo Reggiani, Francesca Valtorta, Jane Alexander, Fabrizio Bordignon, Enrico Ottaviano, con adattamento e regia di Nicasio Anzelmo.

Ironico, grottesco, capace di mettere in crisi la società borghese del primo Novecento, l’ultimo dei romanzi di Pirandello è denso di enigmi, e secondo lo stesso autore esso è “sintesi completa di tutto ciò che ho fatto e la sorgente di quello che farò”. In una lettera autobiografica, Pirandello lo definisce come il romanzo “più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita”.

Il protagonista Vitangelo Moscarda è forse uno dei personaggi più complessi della produzione pirandelliana: “prima impacciato e prigioniero delle opinioni altrui, poi sempre più consapevole e determinato a cercare l’autenticità spirituale dell’esistenza, fino all’affrancamento finale da tutte “le rabbie del mondo”. Un giorno, accorgendosi casualmente che il suo naso pende verso destra, incomincia a percorrere un viaggio scoprendo ogni giorno che passa di non essere, per gli altri, quello che crede di essere. Il protagonista, incontrando e confrontandosi con una miriade di personaggi, cercherà di distruggere le molte immagini che gli altri vedono di lui, fino a diventare aria, vento, puro spirito.

Un lavoro rivoluzionario, soprattutto per i tempi in cui fu scritto, che tocca temi estremamente attuali come il rapporto con la natura, con una spiritualità negata dalla società e dalla convenienza, la ricerca spasmodica di se stessi. Un testo che nella sua modernità sorprende, soprattutto oggi, nell’analisi dell’istituto bancario e dell’impatto che lo stesso ha sul tessuto sociale. Un impianto scenografico in movimento, un gruppo di cinque straordinari attori e l’umorismo tipico in Pirandello ci racconteranno questa storia ancora oggi di grandissima attualità.