BARI – Sono partite ieri le veleggiate sociali a bordo della barca Bari social boat rivolte ai cittadini più vulnerabili. Si tratta di un’iniziativa promossa dall’assessorato al Welfare nell’ambito del programma estivo “Bari Social Summer” e resa possibile grazie al contributo del 5×1000 (anno 2018 – periodo d’imposta 2017) devoluto dai cittadini baresi al Comune di Bari per la realizzazione di progetti e attività a contrasto delle povertà educative.
L’iniziativa sarà realizzata dall’associazione A vele Spiegate, con un programma di 63 uscite destinato a 630 persone tra adulti e minori, famiglie, anziani in rete con le associazioni, i centri sociali, con particolare attenzione a chi presenta disabilità motoria e uditiva e bambini e adulti non autosufficienti. Tra i partecipanti alle veleggiate vi saranno anche gruppi di anziani, cittadini con disabilità motoria e uditiva e bambini e adulti non autosufficienti.
Ogni uscita in barca, che salperà dalla darsena Mar di Levante, prevede la possibilità di ospitare sette persone a bordo della barca a vela di 12 metri sia per la veleggiata mattutina (con partenza alle ore 10.30) sia per quella pomeridiana (alle ore 15.30).
Durante le veleggiate saranno organizzati momenti di lettura con autori, organizzati con la collaborazione della rete Bari Social Book e della Biblioteca dei ragazzi[e] nell’ambito del programma “Estate Leggerà”, e attività laboratoriali a cura delle associazioni ospiti della barca.
All’iniziativa partecipano, in qualità di membri dell’equipaggio, anche migranti e minori del circuito penale che svolgono percorsi di inserimento socio-lavorativo nell’ambito di un progetto svolto in rete con il dipartimento ministeriale della Giustizia minorile, la Fondazione Megamark e l’Aps Marcobaleno.
“Con le veleggiate sociali abbiamo voluto offrire un largo ventaglio di opportunità alle famiglie, ai bambini e alle bambine, soprattutto a coloro che convivono con delle disabilità – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – per dar loro la possibilità di vivere occasioni di incontro, momenti di inclusione sociale, svago, contatto con la natura e il mare. L’aspetto fondamentale della programmazione estiva è quello di rendere più accessibile il diritto al riposo e, perché no, alla cultura, anche nell’ottica di un percorso più ampio su cui lavoriamo da mesi, che si basa sul contrasto alle povertà educative e ai disagi psicologici legati al lungo periodo di isolamento sociale.
Tante le richieste che stiamo raccogliendo ed è grande l’entusiasmo che percepiamo: lo dimostra il coinvolgimento di più di 600 partecipanti individuati grazie a un bel lavoro di rete realizzato con le parrocchie, le associazioni e i centri e le comunità del welfare. Tanti di loro vivranno per la prima volta questa esperienza, che certamente regalerà emozioni e la sensazione di fare una piccola vacanza.
A breve partiranno altri cinque progetti finanziati con il 5×1000, attraverso i quali potremo potenziare l’offerta rivolta alle fasce più fragili della cittadinanza“.
Dopo l’accoglienza dei partecipanti, a bordo sarà misurata la temperatura corporea e sarà fornita una mascherina assieme ai giubbini di sostegno al galleggiamento: ogni tour prevede una breve formazione sugli elementi di sicurezza e l’attribuzione dei compiti di bordo.
L’iniziativa, che si terrà dal lunedì al venerdì, proseguirà fino al prossimo 30 settembre.
Le veleggiate sociali si svolgono nel pieno rispetto della normativa anti-Covid.
Queste le realtà ad oggi coinvolte nel progetto:
Assessorato al Welfare, rete Bari Social Book, Biblioteca dei ragazzi[e], Mar Di levante, comunità di accoglienza e case di comunità dell’assessorato al Welfare, Rete Bari Associazione Ens – Ente Nazionale Sordi Onlus, associazione Parkinson Bari, Asfa, cooperativa San Giovanni Di Dio, parrocchia Don Guanella, Centri diurni per minori, Centri di ascolto per le famiglie, Cama LiLa, associazione Con Slancio, Agedo, cooperativa Occupazione e Solidarietà, cooperativa Progetto Città, associazione Incontra, Centro polivalente anziani, progetto Famiglie senza confini, Famiglie adottive, Associazione Nazionale Famiglie affidatarie.