La riflessione del presidente dell’Ordine degli Psicologi di Puglia Vincenzo Gesualdo in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne
BARI – Fisica, psicologica, sessuale ed economica. Ma anche discriminazioni e disparità. La violenza contro le donne assume diverse forme e sembra non conoscere confini. Per gli italiani è tra le priorità urgenti dell’agenda politica del Paese: una critica primaria da risolvere sia se si parla di violenza fisica (60,8%), sia se si parla di quella psicologica (57,8%). In un clima di emergenza sanitaria come quella in corso, il 25 novembre acquisisce una valenza maggiore e pone l’attenzione sulla necessità di ricordare quanto la violenza contro le donne sia una realtà da combattere.
Vincenzo Gesualdo, presidente dell’Ordine degli Psicologi di Puglia, esprime preoccupazione sui numeri in continuo aumento: “La giornata di oggi è un momento di riflessione collettiva sul lavoro che l’intero Paese deve affrontare affinché abusi e maltrattamenti di ogni genere nei confronti delle donne vengano denunciati e perseguiti con serietà e fermezza, altrimenti le denunce non serviranno a nulla“.
Il presidente degli psicologi pugliesi sottolinea la necessità di continuare ad informare sulle diverse forme di aiuto a disposizione delle vittime, che in molti casi ancora non conoscono vie di uscita: “È necessario un cambiamento culturale che ci faccia sentire tutti e tutte parte del problema, perché le donne non possono e non devono essere lasciate solo ad affrontare la violenza e i maltrattamenti“. Gli psicologi hanno un ruolo fondamentale per riportare le vittime alla vita vera, a riprendere le redini della distruzione interiore, ma non dimentichiamo l’importanza della prevenzione, rivolta soprattutto agli uomini.
“Prevenzione e contrasto della violenza di genere attraverso le reti territoriali sono la nostra ossessione, abbiamo fatto grandissimi passi affinché il presidio degli Psicologi nelle istituzioni diventasse una priorità dell’agenda politica” e conclude “è il momento di lavorare tutti assieme per far diventare realtà gli impegni trascritti su carta” conclude Gesualdo.